mercoledì 21 settembre 2016

Adotta un leghista!

Caro Amico,

per una volta, ragiona con il cuore e non con il cervello. Pensa al povero leghista: solo, alcolista, cardiopatico, ma, quel che è peggio, ansioso. Questa povera creatura è terrorizzata da tutti: omosessuali, comunisti, Ebrei, immigrati, musulmani etc. etc.

La sua vita è un inferno: si alza la mattina (o il pomeriggio: il pover'uomo è sovente disoccupato, non per colpa sua, ma, spesso, perché crudelmente e ingiustamente discriminato dagli imprenditori in quanto dipsomane) e comincia ad aver paura (con indicibili conseguenze sui suoi pannoloni, e correlato aumento delle spese): ora teme che il vicino di casa sia "frocio" e voglia sposarlo, ora che il suo fruttivendolo egiziano nasconda della dinamite nei cocomeri, ora che i "comunisti" gli alzino le tasse, ora che i Visigoti invadano Vimercate, ora che gli Ebrei comprino Esselunga... E' vita, questa? Aiutiamolo!

Con soli 9 euro al mese puoi contribuire ad assicurare a un leghista un'assistenza psichiatrica degna di un Paese civile. A te non costa quasi niente, ma per lui può fare la differenza fra una vita serena e una sofferenza psichica lunga quanto un'intera esistenza. Potrà trovare un lavoro, conoscere gente diversa da lui, magari (non è un'utopia!) trovare l'anima gemella. Lascia parlare il tuo cuore: adotta un leghista.

Non abbandoniamo i leghisti: hanno bisogno di noi. E noi abbiamo bisogno di far loro ritrovare il sorriso perduto.

Per ulteriori informazioni: www.adottaunleghista.com

A cura del Ministero per le Pari Opportunità di molti Stati

domenica 14 agosto 2016

La notte in cui tutti i gatti sono bruni

Fondatore Alba Dorata è ora consigliere comunale del Movimento 5 Stelle 
Agosto, 11 2016 
Fabrizio Pagliuca, ex Alba Dorata, è ora consigliere comunale 5 Stelle per il comune di Corsico (Milano) subentrando alla collega Manuela Santalucia ed entrando a far parte della Commissione Consiliare per i problemi Istituzionali, Finanziari e del Personale. 
Il fatto è che però Pagliuca, come riportato dal settimanale Oggi, è stato tra i fondatori, nonché segretario per la Lombardia, di Alba Dorata Italia, partito che si rifaceva ai dettami del movimento filonazista, xenofobo e antisemita greco. 
«Roba vecchia, Fabrizio era 5 Stelle nel 2012, ed è tornato fra noi dopo quella parentesi», secondo alcuni colleghi del M5S. 
Di Pagliuca si parlava nel 2012 e veniva dipinto come Segretario Cantonale della Lombardia di Alba Dorata: di fronte alle proteste dell’ANPI per l’apertura di una sede di Alba Dorata in via Martorelli, ovvero in una strada intitolata a un partigiano a Barriera di Milano, un antico quartiere di Torino. «Non siamo un partito nazista e razzista, abbiamo solo preso il nome di Alba Dorata». 
Coincidenze, insomma. In questo video del Corriere della Sera si mostravano le immagini della costituente del “movimento”.
Ora, non mi sogno certo di definire "nazista" il m5s (anzi, c'è un unico caso in cui voterei m5s: se l'alternativa fosse un nazista come Salvini), per di più sulla base di questo episodio isolato (anche se alcune esternazioni di Grillo dànno da pensare...). Quello che mi sgomenta, in questa notizia, è un commento di "alcuni colleghi" dell'ex-AD: «Roba vecchia, Fabrizio era 5 Stelle nel 2012, ed è tornato fra noi dopo quella parentesi». Quindi, si può avere una "parentesi nazista" nel corso della propria attività politica democratica?

Nel m5s si parla e si straparla spesso di "superamento" della classica divisione politica fra dx e sx (eppure esiste, ed è facilmente sintetizzabile: sx : civitas = dx : Volk), ma la realtà biografica del populismo europeo (oltre l'evidente analfabetismo medio del gregge bruno) è il non aver ancora compreso questa differenza, o nell'averla colpevolmente dimenticata (a volte per ragioni "alimentari"). In assenza di una (qualunque) prospettiva ideologica (= di un'idea dell'ordine futuro), i cani (ormai purtroppo) sciolti di dx e sx finiscono per assomigliarsi molto, in una notte in cui tutti i gatti sono per ora solo grigi, ma rischiano di diventare bruni.

martedì 26 luglio 2016

Fasci in festa


Marine Le Pen e Matteo Salvini festeggiano in discoteca gli ultimi attentati dell'ISIS. Sullo sfondo, si intravede la folla dei manager che gestiranno i loro pollai (rigorosamente nazionali)*.














* Trattasi di satira, eh.
Mica ho detto (quod absit!) che Salvini o la Le Pen sono bambole gonfiabili :)

lunedì 27 giugno 2016

Non chiamiamoli "populisti". Sono qualcosa di molto peggio.



Il gregge belante che zompetta sui pascoli, eccitato dalla Brexit (fin quando, con il consueto ritardo, si accorgerà che tocca anche le sue tasche) e ora persino dal fascio aranciocrinito, viene molto spesso blandito dal cerchiobottismo dei commentatori di professione, che, non essendo intellettuali (come dovrebbero), ma cartilagini del "consenso ambientale" (analogo alla dipietresca "dazione ambientale"), non sono in grado di assumere una posizione precisa se non quando il vento si sia (almeno temporaneamente) consolidato. Fa parte di questa benevolenza pelosa, la definizione (che pur tanto secca i babbei de quibus) di "populisti". E' una definizione errata e poco "storicamente previdente": FN, UKIP, M5S, LN, FdI, AfD, AD etc. sono funzionalmente fascisti (come si autointerpretino, manco mi interessa, considerando la povertà dei loro strumenti di analisi; ah, nella triste congrega, in veste di grottesche mosche cocchiere, vanno ormai - le scuse sono finite - annoverati anche dei sedicenti "partiti" "comunisti", che, immemori della lezione leninista, nonché del buon senso, credono di poter guidare la mistica interclassista del rancore da analfabetismo ideologico). Del resto, basta sommarne le caratteristiche, per avere un risultato certo.

1. antieuropeismo / antiamericanismo (dov'è il nesso? Non c'è: è mitico-archeologico);
2. putinismo (valori morali/nazionali [????], con anima russa e "famiglia naturale" al séguito);
3. sovranismo ("co' cent'anni de ritardo");
4. antisocialismo (la sinistra moderata è considerata peggiore della destra moderata e anche della destra fascista-fascista): una riedizione descamisada e interclassista della tesi stalinista del "socialfascismo";
5. anti-sionismo (e/o antisemitismo); razzismo (motivato "socialmente" o "razzialmente", è l'istess)
6. mitizzazione del "popolo" (la cittadinanza, la classe, la politica industriale, il diritto internazionale, la legge dello Stato, la Costituzione --- tutto questo è scomparso, inghiottito da un'"identità mistica primordiale" e primitiva): il "popolo" (di cui fa parte il miliardario Trump ma non il sottoscritto squattrinato: "intender no lo pò chi no lo prova") è la fonte inappellabile della verità scientifica, e quindi se il popolo crede nella virtù magica della moneta, vuol dire che la magia è realtà;
7. autoassoluzione (come se la realtà fosse una "colpa", e non una conseguenza di scelte pregresse) collettiva e individuale, nonché colpevolizzazione di "altri", tanto precisamente quanto incongruamente individuati (immigrati, UE, massoni, banchieri, ebrei, comunisti, Club Bilderberg: tutto ciò va sotto il nome sgangherato/"tecnico" di élite --- spesso scritto "elité", forse per assonanza con l'aborrita égalité, e comunque per chiarire la propria estraneità all'élite ortografolatra .
8. odio pre-politico per il sistema finanziario, da cui però il rebel without a cause (ben poco deaniano: più che altro medioborghese) cerca confusamente di trar guadagno (BOT, BTP, persino azioni, e persino obbligazioni dell'odiata "banka"), salvo poi, ove fregato da un sistema che non maneggiava pienamente, urlare al "cravattaro" (salvo-bis far ricorso a un cravattaro vero, molto meno accomo/dante dei banksters :);
9. assoluta incapacità "collettiva" di formulare un'alternativa operativa che vada al di là della rodomontica & pataccara pars destruens;
10. taralluccismo (contraddittoria speranza che tutto resti com'è: questi so' li peggio "culi pesanti" de tutto l'arco costituzionale, atruché!).




Chissà quando si renderanno conto di star giocando con il fuoco? Chissà quando capiranno che il punto 10 è andato a puttane? Potrebbe essere pedagogico, però: esaurito il catalogo mitico, non resta che la realtà.

E la realtà insegna: il fascismo non si combatte solo sul piano politico.

Mi direte: ma gli USA non sono certo diventati un regime fascista, con Trump; né l'UK con la Brexit. E un governo 5s sarà più sterminatore del buon senso che macellatore di uomini; e poi anche la Le Pen si è ripulita la fedina morale ammazzando il padre (con minor energia di Fini, va detto); senza dimenticare che Orban vuole rimanere in Europa e che AfD è ben lungi dal prendere il potere. Tutto vero, indubbiamente. Non commetterò certo l'errore "idealistico" di assimilare fenomeni diversi. Però... Però questi fenomeni, in sé pericolosi ma non letali, potrebbero saldarsi in un'ideologia tanto più forte quanto meno percepita come tale, specialmente se Trump farà davvero quel che ha promesso di fare. Non è una prospettiva irreale.

Non chiamiamoli "populisti". Sono qualcosa di molto peggio.

Il gregge belante che zompetta sui pascoli, eccitato dalla Brexit (fin quando, con il consueto ritardo, si accorgerà che tocca anche le sue tasche) viene molto spesso blandito dal cerchiobottismo dei commentatori di professione, che, non essendo intellettuali (come dovrebbero), ma cartilagini del "consenso ambientale" (analogo alla dipietresca "dazione ambientale"), non sono in grado di assumere una posizione precisa se non quando il vento si sia (almeno temporaneamente) consolidato. Fa parte di questa benevolenza pelosa, la definizione (che pur tanto secca i babbei de quibus) di "populisti". E' una definizione errata e poco "storicamente previdente": FN, UKIP, M5S, LN, FdI, AfD, AD etc. sono funzionalmente fascisti (come si autointerpretino, manco mi interessa, considerando la povertà dei loro strumenti di analisi; ah, nella triste congrega, in veste di grottesche mosche cocchiere, vanno ormai - le scuse sono finite - annoverati anche dei sedicenti "partiti" "comunisti", che, immemori della lezione leninista, nonché del buon senso, credono di poter guidare la mistica interclassista del rancore da analfabetismo ideologico). Del resto, basta sommarne le caratteristiche, per avere un risultato certo.

1. antieuropeismo / antiamericanismo (dov'è il nesso? Non c'è: è mitico-archeologico);
2. putinismo (valori morali/nazionali [????] & anima russa & "famiglia naturale" al séguito);
3. sovranismo ("co' cent'anni de ritardo");
4. antisocialismo (la sinistra moderata è considerata peggiore della destra moderata e anche della destra fascista-fascista): una riedizione descamisada e interclassista della tesi stalinista del "socialfascismo";
5. anti-sionismo (e/o antisemitismo); razzismo (motivato "socialmente" o "razzialmente", è l'istess)
6. mitizzazione del "popolo" (la cittadinanza, la classe, la politica industriale, il diritto internazionale, la legge dello Stato, la Costituzione --- tutto questo è scomparso, inghiottito da un'"identità mistica primordiale" e primitiva): il "popolo" (di cui fa parte il miliardario Trump ma non il sottoscritto squattrinato: "intender no lo pò chi no lo prova") è la fonte inappellabile della verità scientifica, e quindi se il popolo crede nella virtù magica della moneta, vuol dire che la magia è realtà;
7. autoassoluzione (come se la realtà fosse una "colpa", e non una conseguenza di scelte pregresse) collettiva e individuale, nonché colpevolizzazione di "altri", tanto precisamente quanto incongruamente individuati (immigrati, UE, massoni, banchieri, ebrei, comunisti, Club Bilderberg: tutto ciò va sotto il nome sgangherato/"tecnico" di élite --- spesso scritto "elité", forse per assonanza con l'aborrita égalité, e comunque per chiarire la propria estraneità all'élite ortografolatra .
8. odio pre-politico per il sistema finanziario, da cui però il rebel without a cause (ben poco deaniano: più che altro medioborghese) cerca confusamente di trar guadagno (BOT, BTP, persino azioni, e persino obbligazioni dell'odiata "banka"), salvo poi, ove fregato da un sistema che non maneggiava pienamente, urlare al "cravattaro" (salvo-bis far ricorso a un cravattaro vero, molto meno accomo/dante dei banksters :);
9. assoluta incapacità "collettiva" di formulare un'alternativa operativa che vada al di là della rodomontica & pataccara pars destruens;
10. taralluccismo (contraddittoria speranza che tutto resti com'è: questi so' li peggio "culi pesanti" de tutto l'arco costituzionale, atruché!).


Chissà quando si renderanno conto di star giocando con il fuoco? Chissà quando capiranno che il punto 10 è andato a puttane? Potrebbe essere pedagogico, però: esaurito il catalogo mitico, non resta che la realtà :)

martedì 21 giugno 2016

Evola, la finanza e gli ebrei. L'eterno ritorno dell'idiozia.

"Si può parlare di tre fattori che nel 1938 indussero Mussolini ad affrontare il problema della razza. Il 5 agosto 1938 in una nota ufficiale fu dichiarato che 'il clima era ormai maturo per un razzismo italiano', pel quale nel successivo ottobre il Gran Consiglio tracciò le direttive fondamentali, i primi provvedimenti legislativi 'per la difesa della razza italiana' venendo promulgati il mese dopo. Dei tre fattori, quello che riguarda il problema ebraico era il più contingente. Nei primi scritti di Mussolini mancano riferimenti a tale problema. Si può solo citare un antico articolo con l'accenno ad un tema noto, ossia che l'ebreo, assoggettato e privato dei mezzi normali per lottare direttamente, nel mondo moderno è ricorso ai mezzi indiretti costituiti dal danaro, dalla finanza e dall'intelligenza (in senso profano) per esercitare un dominio e affermarsi. In più, in un articolo del 1919 Mussolini si era chiesto se il bolscevismo, appoggiato nelle sue origini da banchieri ebrei di Londra e di New York e avente (allora) numerosi ebrei fra i suoi dirigenti non fosse 'una rivincita di Israele contro la razza ariana'" (J. Evola, Il fascismo visto dalla destra. Note sul Terzo Reich, G. Volpe,  Roma 1970, II ed., p. 102).

Ciò che mi sembra interessante di questo passo è l'aggettivo "indiretti". Per Evola (e, a quanto pare, non solo per lui, a six e a dux :), fare denaro maneggiando il denaro è un mezzo "indiretto" (e per il quale occorre "intelligenza", non il "lavoro diuturno" con cui il ladro Vittorio De Sica coglionava l'onesto tassista Mastroianni in Peccato che sia una canaglia) di lavorare; anzi, nemmeno è un mezzo per lavorare, bensì è solo uno strumento utile ad "esercitare un dominio e affermarsi". Quindi, una realtà che Marx già conosceva, per Evola, per Tremonti e per gli "anti-kasta" attuali, è qualcosa di obliquo, a differenza del "diretto" bullone tremontiano (e, ahimè, bertinottiano). Naturalmente, il carattere obliquo e losco del denaro (che è una conquista, differenziandosi, come nesso del rapporto di produzione capitalistico, del Kapital, e una forma della liberazione dal dominio personale dell'uomo sull'uomo) bene e funestamente si sposa con le leggende antisemite circa il "carattere ebraico": sfuggente, astuto, infido e (of course) perfido. Ed ecco che il Mussolini sansepolcrista (e forse anche socialista; non so a che periodo risalga il primo articolo citato da Evola) fa 2 + 2, e trasforma quel che non è in grado di afferrare teoricamente in un veleno immaginario che infetta il rude e muscoloso lavoratore della tipica iconografia primo-novecentesca.

Allora si trattava di "spiegare" donde potesse esser sorto il "mostro sovietico", ora di capire quale sia la natura di una recessione eccezionale, non prevista né ancora ben compresa dagli stessi economisti; ma la soluzione è identica: ci sono degli "gnomi" (spesso ebrei, secondo la vulgata più delirante) che, riuniti in una cupola variamente denominata (massoneria, NATO, "le banche", l'FMI, il Club Bilderberg, etc.), ingobbiti sulla loro "indiretta" intelligenza, manovrano serotinamente contro l'"onesto lavoratore", facendo "invadere" da pericolosi aliens la Terra della Sera (perché? lo sanno "loro"...), e impoverendo il mercato con il quale, dicono i fasci-eterni, pur si arricchiscono (perché? lo sanno "loro"...). Avviene così che una realtà ben nota da secoli (il mercato del denaro) diventi una nebbia mitologica e ostile (come in Fog di Carpenter: i miasmi fantasmatici di antichi pirati assassini ancora ci perseguitano).

Stessi meccanismi retorici, stesse "conclusioni", mondo abissalmente diverso. C'è una ragione per cui si può parlare, per un movimento come il fascismo - privo di un pensiero unitario e di un qualunque straccio di teoria - di "eternità". Il "fascismo eterno" è l'eterno fascismo della mancanza di responsabilità e di dignità personale, del sospetto verso la curiosità scientifica e intellettuale, dell'odio verso la coscienza di classe e, diciamolo, anche verso la coscienza tout court



mercoledì 25 maggio 2016

La tortura, l'omicidio e la political correctness



Uno dei sei bastardi che hanno torturato ed ucciso Mohamed Habassi*, Alessio Alberici, è (speriamo: era) un fumettista. Ecco la sua opinione "professionale" su Tex Willer:

Il famoso ranger secondo Alberici non è riuscito a schivare le pallottole del politicamente corretto: “Ha perso la sua grinta. Senza razzismo, ma da quando non si può più scrivere muso giallo, muso rosso, non si può dare senso storico. Vanno fatti parlare così, non se ne può più del politically correct”.

C'è poco da fare: dietro le lagnose e ipocrite critiche al politically correct (la "correttezza" è barbarica, in tempi barbari?) c'è sempre la voglia matta di ammazzare chi non puzza come te. Mr. Alberici l'ha fatto, pare, materialmente: ora, se condannato, imparerà, in galera (cioè troppo tardi), ad apprezzare il valore della correttezza politica. Auguri :)

* Da rilevare la curiosa scelta lessicale della "Gazzetta di Parma": "Un tragico regolamento di conti per un appartamento che l’inquilino, sfrattato, non voleva lasciare". "Regolamento di conti"? La tortura e l'assassinio di un uomo non vengono così equiparate all'occupazione di un appartamento? E poi dicono che la "scorrettezza politica" è innocente...

lunedì 9 maggio 2016

Selbstvernichtung

Sto leggendo con grande profitto e soddisfazione il libro di Donatella Di Cesare, Heidegger e gli ebrei (Bollati Boringhieri, Milano 2016), una soddisfazione dovuta al fatto che tutte le peggiori paure del rettore hitleriano (e dei suoi analfabeti e inconsapevoli seguaci) si sono felicemente materializzate, grazie al capitalismo: Entrassung (derazzizzazione), che H. imputava al "popolo senza nazione" e pericolosamente cosmopolita, agli Ebrei, sradicamento universale, fine dei valori (anche monetari) "nazionali", sostituiti da un meticciato globale, fine del rapporto medianico con la natura della "patria" (?) nella disponibilità tecnica e razionale della natura come risorsa, fine dei "popoli" e della famiglia tradizionale che (Carolo propheta) il capitale ha ridotto alla loro essenza economica, fungibilità / totalità dell'umano. Tutto questo, il povero, sconfitto H. lo chiamava, nei suoi Quaderni neri - alla fine della guerra che avrebbe azzerato il Reich millenario (durato, nella puttanesca realtà, solo poco più di dieci anni) ad opera del Grande Satana Bicefalo :) del capitalismo vincente yanqui e del bolscevismo egualitario sovietico -, Selbstvernichtung, autodistruzione. Beh, la Selbstvernichtung :) ha vinto, e ci si vive proprio bene. Ad maiora

mercoledì 6 aprile 2016

La triste storia di Marine Lupin

La Marine Lupin 1 lotta contro le banche-vampiro, che cinicamente (visualizzare pianto forneriano e/o mogheriniano, per consolare gli afflitti anti-sistema :) "giocano alla roulette con i nostri risparmi"; la Marine 2 svanga il fisco (visualizzare il gesto sordiano reso noto dai Vitelloni [https://www.youtube.com/watch?v=cFAFHXyOw1U] di Fellini), alla facciaccia dei diversamente callidi che l'hanno votata e degli obliquamente astuti che volevano importarne il modello (peraltro già noto alla family mantenuta dai leghisti, dagli elettori, dunque, doppiamente, e anotomopportunamente, coglioni) in Italia, USANDO le banche-vampiro. Quando la realtà è gentildonna :) 

Marine Lupin 1 (Nationalisation): "Marine Le Pen a aussi tiré un réquisitoire contre les banques, accusées de 'jouer au casino avec votre argent" et de 'gaver leurs traders de bonus indécents'. Promettant de 'séparer les banques de dépôt des banques d'affaires', proposition aussi émise au PS, elle a prôné une 'nationalisation partielle et temporaire par l'Etat' des banques de dépôt. Quant aux 'banques d'affaires', qui 'jouent à la roulette avec notre argent, celles-là ne pourront pas compter sur nous'" (http://tempsreel.nouvelobs.com/politique/20110918.OBS0571/marine-le-pen-promet-de-nettoyer-l-etat-des-jouisseurs.html). 
Marine Lupin 2 (Internationalisation): "L'enquête conduite par Le Monde en partenariat avec le Consortium international de journalistes d'investigation (ICIJ) a permis de mettre au jour un système de dissimulation d'avoirs financiers, organisé dans des centres offshore d'Asie et des Caraïbes par le premier cercle de fidèles de la présidente du Front national (FN), au premier rang desquels l'homme d'affaires Frédéric Chatillon et l'expert-comptable Nicolas Crochet. Tous les deux sont aujourd'hui mis en examen dans le cadre de l'enquête sur le micro-parti de Marine Le Pen et le financement des campagnes présidentielle et législatives de 2012" (http://www.lemonde.fr/panama-papers/article/2016/04/05/panama-papers-comment-des-proches-de-marine-le-pen-ont-exfiltre-de-l-argent-de-france_4895769_4890278.html). 

C'est incroyable :), en somme: i fascio-allocchi, dopo la rettoscopia bossiana, l'hanno preso again "ner chiccherone" (come si dice volgarmente qui, a "Roma ladrona", vero, mendicanti del voto "terrone"? :). Chi se lo fosse mai créso? :) Ad maiora :) 


giovedì 24 marzo 2016

Lettera aperta ai sedicenti "difensori della nostra civiltà"

Com'era prevedibile, il massacro di Bruxelles ha tolto la museruola al razzismo del white trash, ed è tutto un fiorire di dementi inviti a non far entrare i musulmani in Europa, a cacciarli e/o a schedarli tutti. L'invito ad apporre sui loro abiti - direttamente sulla pelle, a fuoco - un qualche segno identificativo (che so? una stella verde) non è ancora arrivato, a quel che ne so. Però, homines modicae fidei, quare dubitatis?

Ora, ai latori di queste idiozie non ho nulla da dire, poiché di mestiere non faccio lo psichiatra o il farmacista, ma a chi pretende di "difendere la nostra civiltà" utilizzando (in virtù della sempiterna "emergenza" schmittiana) "misure eccezionali per tempi eccezionali", vorrei ricordare che, ammesso e non concesso esista una "civiltà" (e relativi "valori") "occidentale", in detta civiltà è scritto, nel marmo, che le responsabilità penali e civili sono personali, e che i tempi in cui si metteva una stella (gialla, magari) ai membri di religioni/etnie "non gradite alla maggioranza" dei nazisti o alla maggioranza nazista, beh, sono finiti. Per sempre.

Chi vuole difendere la "nostra civiltà" dalla barbarie antisemita e anti-umana del terrorismo islamico dovrebbe prima di tutto ricordarsi in cosa consista detta civiltà. Se la vuole "difendere" stuprandola, farebbe bene ad unirsi ai suoi nemici, piuttosto che fingere di militare fra le sue sentinelle.