venerdì 12 giugno 2009

Facce da nazi 1: Borghezio


Anche le immagini, nella società delle stesse (cioè nella società del messaggio oscuro preferito al messaggio razionale), hanno un loro triste e tristo perché.

Come possa, in qualunque modo, un uomo ragionevole "identificarsi" con questo Fantozzi lisergico, beh, è un mistero in primo luogo appunto iconologico.

Né la "bio"grafia (le cose non hanno "vita") di questo ceffo "aiuta" a comprenderne i "pregi", agli occhi di chicchessia: un passato nell'organizzazione "nazionalrivoluzionaria" di estrema destra Jeune Europe, questo avanzo di galera, come risulta dalla sua voce su Wikipedia,

nel luglio 2005 è stato anche condannato in via definitiva a due mesi e venti giorni di reclusione, commutati poi in una multa di 3.040 euro, perché responsabile dell'incendio, aggravato da finalità di discriminazione, appiccato ai pagliericci di alcuni immigrati che dormivano sotto un ponte a Torino nel luglio 2000
.

Ora, questo coso buffo è attualmente membro, nel Parlamento europeo, della Commissione per le libertà civili (!), la giustizia (!) e gli affari interni.

Nel 2009, il lichene che vediamo qui immortalato nell'equivalente leghista della posa del Pensatore di Rodin, è apparso in un documentario di Canal+, Europe: ascenseur pour le fachos, in cui dà il seguente consiglio ai suoi camerati di Nissa Rebela:

"Bisogna rientrare nelle amministrazioni dei piccoli comuni. Dovete insistere molto sull'aspetto regionalista del movimento. Ci sono delle buone maniere per non essere etichettati come fascisti nostalgici, ma come un nuovo movimento regionale, cattolico, eccetera, ma sotto sotto rimanere gli stessi".

Secondo me, "sotto sotto", questa roba è apologia di fascismo e tentativo di crcostituzione del partito fascista. Magistrati? Polizia? C'è qualcuno?
Gliela vogliamo far passare davvero liscia?

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