lunedì 17 ottobre 2011

Torna a casa, Borghezio!

Dall'Espresso di questa settimana:

Rischia di esplodere a Strasburgo il gruppo Efd, Europa della libertà e democrazia. E tutto a causa del parlamentare leghista Mario Borghezio. L’eurodeputato piemontese è stato messo sotto accusa dai suoi compagni britannici dell’Ukip che il 13 settembre hanno inviato un ultimatum ai coinquilini della Lega: “L’alleanza con Borghezio è un prezzo troppo alto da pagare, essere associati a lui sarà utilizzato contro di noi alle elezioni del 2014″.

Le ragioni? Al di là dei “suoi interessi per gli Ufo e l’aver bruciato i vestiti di bambini immigrati”, la famosa goccia sono stati i suoi “commenti sull’autore della strage in Norvegia, Anders Breivik”. L’Ukip invita la Lega “a chiedere a Borghezio di lasciare il gruppo”. Ma lui non intende dimettersi: “Mi sono già scusato con la Norvegia, il caso è chiuso”, dice Borghezio. Cosa succederà? Davanti alle resistenze di Borghezio, i parlamentari dell’Ukip sono a pronti a chiedere la sua espulsione dal gruppo [Efd. A. D’Arg.]

L'Ukip, movimento libertarian (dicitur), è parte del recente (2009) gruppo antieuropeo Europe of Freedom and Democracy (EFD), formatosi nel Parlamento Europeo (ça va sans dire: la bandiera del gruppo potrebbe essere l'italico motto Tengo famija), cui aderiscono (oltre alla LN e all'UKIP), il Dansk Folkeparti, il Laïkós Orthódoxos Synagermós (GR), Tvarka ir teisingumas (Lituania), Veri Finlandesi, il Mouvement pour la France, Francia Libertas, Staatkundig Gereformeerde Partij (Paesi Bassi), il Partito Nazionale Slovacco. Nemmeno loro vogliono quel rottame statalista (pro domo sua e basta, s'intende; quanto al resto del mondo, il vecchio fascio è ultraliberista) di Borghezio. 'Nuff said.