martedì 16 maggio 2017

Marx e il "sistema socialista"

Nelle Glosse marginali di K. Marx al "Manuale di economia politica" di A. Wagner, pubblicate nel primo numero (I, 1, 1963, pp. 115-126) di "Critica marxista", si leggono le seguenti (solo apparentemente) sorprendenti parole:
"Secondo il signor Wagner, la teoria del valore di Marx è 'la pietra angolare del suo sistema socialista' (p. 45). Poiché io non ho mai costruito un 'sistema socialista', questa è dunque una fantasia di Wagner, Schäffle e tutti quanti(p. 115).
(NB: L'espressione "tutti quanti" è in italiano, nel testo di Marx, quindi il corsivo non è una sottolineatura). Ora, queste glosse, secondo la nota editoriale, sono "l'ultimo lavoro economico di Marx", e risalgono al 1881-1882 (dunque a uno o due anni prima della sua morte; in realtà, mi pare di aver letto questa stessa osservazione nei Grundrisse, ma magari mi sbaglio), e dunque costituiscono una testimonianza importante. Naturalmente, qui il buon Karl probabilmente intendeva semplicemente dire che non esiste un "sistema socialista di analisi dell'economia", poiché l'economia è un fatto fisico, oggettivo, che può essere solo descritto in modo efficace o inefficace. Tuttavia, io credo che sia possibile leggere questo appunto anche in un altro senso (unsurprising, per i frequentatori del Nostro), ovvero come la certificazione di una carenza marxiana: Marx spese tutta la sua vita a descrivere "lo stato di cose presente" e la sua necessaria transitorietà, ma la "forma concreta" della società senza classi e senza Stato gli era quasi perfettamente sconosciuta, ed è sconosciuta anche a noi, nonostante un secolo di "socialismo reale". Il che costituisce, dopo la fine di questo, il punto debole di ogni futuro del socialismo, poiché l'utopia (Marx docebat) è velleitaria, e una tendenza senza road map e meta è insensata: servirebbe un progetto. La rivolta (il populismo contemporaneo) vince sulla rivoluzione appunto *perché* non offre soluzioni legate al futuro, ma solo un U-turn verso un mal noto passato idillico (che tale ovviamente non era) - la moneta e lo Stato nazionale - di cui il presente sarebbe una "corruzione" dovuta ad agenti "mondialisti" (e qui parte proprio la brocca con le sciocchezze su Soros, il Club Bilderberg, la massoneria, gli ebrei, etc.). Il "Which side are you on?" corre lungo questa linea: progetto possibile (politicamente e "militarmente") o raglio alla luna passibile di utilizzo da parte delle peggiori forze reazionarie?