sabato 20 giugno 2009
Pozzo nero 1
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venerdì 19 giugno 2009
Chat per fasci
- Meglio vivere un giorno da leone, che cento anni da pecora.
- Chi si ferma è perduto.
- Meglio morire in piedi, che vivere una vita in ginocchio.
- Se avanzo seguitemi, se indietreggio uccidetemi, se mi uccidono vendicatemi.
- Nessun fenomeno al mondo può impedire al sole di risorgere.
- Fedeltà è più forte del fuoco.
- Pronti, ieri, oggi, domani al combattimento per l'onore d'Italia.
- Libro e moschetto Fascista perfetto.
- Me ne frego.
- Fino alla vittoria.
- Molti nemici, molto onore.
- Le radici profonde non gelano mai.
- O con noi o contro di noi.
- Quando il gioco si fa duro i duri cominciano a giocare.
- Siam fatti così!
- L'Ardito della "M U T I" serve, combatte e muore per l'Italia, per il - Duce, per il Fascismo.
- Non siamo gli ultimi di ieri ma i primi del domani.
- Meglio lottare insieme che morire da soli.
- Non basta essere bravi bisogna essere i migliori.
- Anche se tutti, noi no!
- Ardisco ad ogni impresa - Beffo la morte e ghigno - Bisogna volere. Fortemente volere!
- Chi osa vince!
- Dio Patria. Ogni altro affetto, ogni altro dovere vien dopo.
- Fate le glorie del passato siano superate dalle glorie dell'avvenire.
- Fermarsi significa retrocedere.
- La cinematografia è l'arma migliore
- Italia agli italiani
Tanto MiliteNero quanto la pagina iniziale della chat trasudano apologia del fascismo. To whom it may concern.
giovedì 18 giugno 2009
Culto della personalità
Facce da quacquaracquà 1: Ignazio "Nicodemo" La Russa
Ci sono dei fascisti che si vergognano di esser tali. Giustamente, certo. Sciaurati che mai non fur vivi. Se sono ripugnanti per i loro camerati, a noi fanno schifo ab ovo. Con ottime ragioni, I think.
mercoledì 17 giugno 2009
Com'è andata a finire
Il 17 Dicembre 2008, Kevin Käther è stato condannato in prima istanza a 8 mesi di prigione senza condizionale. Ha presentato appello. L’appello ha avuto luogo il 26 Maggio e il 9 Giugno e, a seguito di quest’ultima udienza il verdetto è stato pronunciato L’appello ha avuto luogo il 26 Maggio e il 9 Giugno e, a seguito di quest’ultima udienza il verdetto è stato pronunciato: conferma della sentenza, vale a dire 8 mesi senza condizionale!
A commento della sentenza, il blog ostenta una stella di Davide gialla (!), con la seguente, incredibile, 'didascalia':
PER ricordare le PERSECUZIONI GIUDIZIARIE a cui sono sottoposti gli STUDIOSI , gli STORICI, i SITI REVISIONISTI, della seconda guerra mondiale e della “shoàh” che NON condividono le tesi storiche IMPOSTE con leggi LIBERTICIDE esponiamo la.........STELLA GIALLA.
martedì 16 giugno 2009
Libres penseurs?
Surtout pas des grandes “gueules“ comme la France qui réprime les libres penseurs qui osent remettre en cause l’existence des chambres à gaz, et dont la police juive de la pensée agresse physiquement tous ceux qui osent remettre en cause la "religion" de la shoah, haulocoste [sic] ... etc... etc...
Il messaggio è assai banale, ma ciò che in esso (mi) colpisce è l'espressione libres penseurs: la negazione della Shoah non solo qui usa i mezzi (la libertà d'espressione) combattuti da chi la Shoah l'ha compiuta, ma addirittura si pone (o pretende di porsi) i fini di chi ha combattuto la Shoah. Da qui al "martirio" di novelli e poco credibili Voltaire, il passo è breve. Anzi, è stato già compiuto. Leggiamo infatti in "Progetto sociale" (a. VI, n. 6, giugno 2009), rivista del fascista Movimento Nazional Popolare, il seguente accorato appello di Kevin Käther, un negazionista frignante, che si è "autodenunciato per il reato di dubitare dell'Olocausto", il quale asserisce per giunta di lottare (insieme ai suoi "camerati") non solo grazie (il che sarebbe anche legittimo --- tuttavia, in tempi di ferro, temo [?] che i "diritti dei fascisti" debbano diventare un ossimoro), bensì & addirittura per i "diritti umani":
Da vero tedesco, mi sento obbligato
La faccia come il culo, in soldoni. Il 'sunto' di questo post-delirio è però l'imperdibile vignetta iraniana (incorniciata, su "Progetto sociale", dai piagnistei di Käther) che possiamo ammirare (peccato non si possa commisuratamente 'stirarne' l'autore; hint per i più giovani: stira e ammira) a degna introduzione del presente articolo.