domenica 5 settembre 2010

Stefano Candiani & Mitridate


Chi è questo tizio raffigurato a lato? Trattasi di Stefano Candiani, un leghista (e già il più è detto) che fa il sindaco a Tradate (Varese). Recentemente, la giunta di questo nazi in camicia verde è stata protagonista di un episodio che riassumo dall'articolo di Furio Colombo apparso sul Fatto Quotidiano.

“Il Comune [di Tradate] elargirà 500 euro di premio per ogni bambino nato. Ma solo se entrambi i genitori del bambino sono italiani”. Vuol dire: bianchi. L’editto eredita lo spirito del “pacchetto di leggi per la difesa della razza” del 1939. [...] Contro l’editto di Tradate sono intervenuti cittadini e gruppi per denunciare l’evento incredibile. E’ intervenuto il Tribunale di Milano che ha dichiarato, in sentenza “Un evidente intento di discriminazione”. Di solito, di fronte a rari atti di resistenza, i leghisti parlano di equivoco, cambiano discorso. Non adesso. Cito dal documento leghista di ricorso in appello: “Il fine perseguito non è nel modo più assoluto di garantire sostegno a un bisogno. Il fatto è che la popolazione europea mostra un forte tasso di calo demografico. E’ del tutto ovvio che alla morte dei popoli si accompagna la morte delle rispettive culture. Il bonus attiene al futuro della cultura europea indissolubilmente legata ai popoli dell’Europa medesima”.

Ora, non vorrei attribuire un valore eccessivo a questo episodio di ordinaria coglioneria leghista, se non fosse che tale coglioneria comincia a tracimare dalle sovreccitate comparsate televisive, dalle feste strapaesane fra avvinazzati, e, come è già avvenuto con la famigerata Bossi-Fini, comincia ad entrare - come dire? - "nel dibattito giuridico", si fa lingua dello jus, materia del contendere in tribunale; acquista, in una parola, cittadinanza.

Mi sono sempre domandato, a proposito della generazione che assistette, distratta o inconsapevole, a cose come la Shoah e/o le leggi razziali fasciste, come poté accadere che tante persone (prese singolarmente) magari oneste, pacifiche, "perbene", abbiano potuto guardar arrivare il mostro senza accorgersene. Eppure la risposta è semplice. Hanno fatto come noi. Ogni giorno che passa, il veleno razzista e populista espresso da questo governo entra nel sangue di questo Paese, e, proprio come avveniva a Mitridate, questo veleno ci sembra sempre più accettabile, finché presto sostituirà quel sangue. E ci ucciderà.

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